Storie di ordinaria follia
Luglio 10, 2019

«La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità» C.B.

Da venerdì 5 luglio a domenica 7, per Vintage Festival è presente, presso il negozio IL PAPAVERO di Anna Dapor in Via Portici Rovereto, un lavoro di Osvaldo Maffei intitolato “Storie di ordinaria follia omaggio a C. Bukowsky autore associato alla corrente letteraria del ‘realismo sporco’, movimento letterario sorto negli Stati Uniti negli anni settanta-ottanta.

La macchina Olympia – uno dei modelli di macchina da scrivere che hanno fatto la storia della letteratura, sembra sia stata utilizzata da C. Bukowsky; caratterizzata da un grigio opaco, triste, con tasti neri quasi a riportare e visivamente rappresentare tutta l’ostilità di carattere tipica dello scrittore. Le spine di rosa coprono i tasti perché nei suoi racconti il sentimentalismo e le parole vane erano aborrite.

Il rosso dell’inchiostro allude alla violenza e alla durezza della vita che descrive nei suoi testi, ma anche a quella “verità profonda” che spesso è ambivalente come la spina e la rosa.