Il Filo conduttore della mostra era un racconto di Cristiana Pivari che ha trasformato gli artisti in personaggi di una storia della quale, testimone invisibile, era lo Straniero che si trovava a passare da quelle parti.
Si partiva dall’ingresso della villa, dove erano esposte le foto degli artisti scattate e curate da Adriano Frisanco (l’Occhio della mente dello Straniero), per passare poi nella stanza dei dipinti di nudo di Luigina Lorenzi (la Donna di Cuori). Appena pochi passi e si varcava la soglia della stanza per ammirare le installazioni di Osvaldo Maffei (il Follettone), notevole, in mezzo alla stanza il pianoforte dormiente ricoperto di chioccioline artigianali costruite da Dario Maffei (papĂ Dario).
Nella stanza di Angelina Pisoni (la Regina di Coppe), cento ciotoline di raku a formare una mano e nel camino della stanza accanto bellissime statuine a stele, i menhir di Guido Omezzolli (lo Sconosciuto galante).
Hanno partecipato Adriano Frisanco per le fotografie, Fatjon Shehaj per l’interpretazione del testo e la giovanissima Anna Rigo che ha dimostrato un grande talento come compositrice ed esecutrice. La colonna sonora dell’evento, all’interno della villa, era di Lorenza Marzari.