Il giardino dei ciliegi
Maggio 1, 2001

Nella cornice delle feste Calendimaggio nei giardini di Palazzo Lodron assieme a Luciano Olzer che ha ideato e realizzato un’istallazione sonora è stata realizzata un’istallazione di luci all’interno di un perimetro rettangolare inaccessibile al pubblico , ma visibile dall’esterno.
Un’istallazione che a dato il via ad una serie di eventi all’interno di uno spazio da allora denominato “Il giardino dei ciliegi”.
Ad ogni ciliegio è stata posta una luce in ricordo delle donne condannate per stregoneria.
Il tema del lavoro è sicuramente la donna vittima di un potere clericale e civile pieno di superstizione che le accusavano ingiustamente, più che il mistero che aleggia attorno a questo fenomeno.

Ma erano streghe le donne che nel 1646 vennero incarcerate a Nogaredo? Erano seguaci di Diana o del Diavolo? – Si chiede Nick Parisi sul blog http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.it/
Come le altre migliaia di vittime dei Processi per Stregoneria compiuti a cavallo tra il 1500 e il 1600, sicuramente no.
Donne spaventate, finite in un meccanismo più grande di loro, magari anche vittime della superstiziose ma accusate ingiustamente.
C’è però l’etimologia di un altro nome che ci può aiutare a comprendere il perchè proprio in quel paese trentino si concentrò tutta l’isteria collettiva: Nogaredo, la cui nascita viene fatta risalire al XI Secolo, deriva il suo nome dalla parola nux, cioè noce. Proprio l’albero da sempre associato ai Sabba e ai ritrovi stregoneschi.
Una combinazione, una casualità senza alcun dubbio ma che getta una nota che incuriosisce ancora di più su questa vicenda.