Ciò che vuole esprimere lo scultore Carlo Fait (1877- 1968) ,attraverso l’opera “La Preda”; eseguita, in marmo è “un atto dell’eterno dramma […] il grido dell’innocente che non trova eco su questa terra”; uno dei temi proposti dalla mostra sulla guerra.
A partire dalle dichiarazioni dello scultore/fotografo Medardo Rosso (1858-1928), stilisticamente in antitesi col Fait, si è lavorato sul rapporto luce/ombra in funzione del punto di vista unico, attraverso le immagini cinematografiche impreziosite dalla musica, composta appositamente per questo video, da Antonio Bertoni.
Il breve video di 4′ minuti nasce in occasione della mostra LO SGUARDO INQUIETO, Rovereto 1914-1918, Un diario fra fotografie e opere d’arte, a cura di M. Cossali, P. Pizzamano, A. Quercioli e M. Scudiero – ed è stato proposto in anteprima per la La Notte Europea dei Musei. Sabato 17 maggio 2014 – Palazzo Alberti Poja, Corso Bettini.